Collezione
Il lavoro e la memoria
Le interviste pubblicate nel portale ricostruiscono l’ultimo secolo di storia dell’industria mineraria estrattiva sarda e dei siti minerari del territorio del Sulcis-Iglesiente, a partire dai protagonisti di queste vicende: le società minerarie, gli operai e le operaie, gli impiegati, i medici e i dirigenti. Le persone intervistate sono: Agati Vera; Antoniolli Roberto; Atzeni Gino; Atzori Carlo; Bardi Luigi; Boi Euro; Cani Renato; Cara Amelia; Cau Natalina; Cherchi Remo; Cherri Mario; Cuccu Ezio; Ennas Dante; Fadda Paolo; Fallo Antonio; Fancello Enrico; Fanunza Antero; Fonnesu Sergio; Ghigino Antonio; Guaita Antonio; Lampis Fernando; Ledda Doloretta; Loi Efisio; Loi Piero; Macció Ferdinando; Mainas Giovanni; Marras Silvio; Massole Manlio; Meloni Elio; Murru Luigino; Onidi Giuseppe; Perra Filippo; Picchianti Enzo; Pilichi Gavino; Piras Bruno; Piras Francesco; Pittalis Pietro; Saba Giovanna; Saiu Angelo; Sedda Pasquale; Spanu Gavino; Steri Mario; Tatti Antonino Egidio; Tocco Oreste; Tocco Tito; Trincas Efisio; Usai Antonio Giuseppe; Usai Eligio; Zanda Lucio; Zurru Salvatore.
72 videointerviste della durata complessiva di 78:25:23.
Supporto originario DVD, colore, audio sonoro.
Data di produzione dei materiali: 2010-2015
Data dei contenuti: ultimo quarto sec. XIX-primo quarto sec. XXI
Lingua: Italiano Sardo
Indice e thesaurus: realizzati da Marta Magrinelli, revisionati da Filippo Spanu.
Soggetto Produttore
IGEA S.p.A
Costituita con atto del 31 luglio 1986 con la denominazione sociale di Società Italiana Miniere (SIM) S.p.A, successivamente modificata in IGEA S.p.A, con atto del 30 aprile 1998. In seguito alla liquidazione dell’Ente Minerario Sardo, così come disposto dalla Legge Regionale n. 33, 4 dicembre 1998, IGEA è stata individuata quale soggetto giuridico operante nell’attività di messa in sicurezza, ripristino ambientale e bonifica di aree minerarie dismesse e/o in via di dismissione, agendo nell’ambito dei piani e delle linee di indirizzo provenienti dal suo unico azionista, la Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato dell’Industria. Con atto di fusione del 27 maggio 1999 IGEA incorpora le società che hanno cessato la loro attività mineraria nell’area del Sulcis-Iglesiente: Bariosarda S.p.A, Miniere Iglesiente S.p.A e Piombo Zincifera Sarda S.p.A. Con atto di fusione del 24 settembre 2003 IGEA incorpora la Rimisa S.p.A, società mineraria che ha esercitato la sua attività nel territorio di Lula (NU). Nel corso degli anni successivi, in seguito ad accordi sindacali stipulati tra la Regione Autonoma della Sardegna e le organizzazioni sindacali, in IGEA sono stati ricollocati i dipendenti di diverse Società che, per svariati motivi avevano cessato le loro attività (Felsarda, Palmas Cave, Progemisa, Sardinia Crystal, Tessilrama) e riassunti quelli della Società Italiana Miniere che erano stati ricollocati in altre attività produttive, non aventi avuto seguito. L’ingente patrimonio immobiliare, i mezzi e le attrezzature, la professionalità delle maestranze, tutti confluiti in IGEA, hanno reso possibile l’avvio delle attività di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di diversi siti minerari dismessi. Alcuni edifici e impianti minerari di interesse storico-culturale sono stati restaurati e sono oggi siti museali visitabili. Nel corso del mese di dicembre 2009 lo statuto IGEA è stato modificato e in tale ambito la società è diventata una società in house. In seguito alla deliberazione della Giunta Regionale del 13 maggio 2014, n. 17/19, la Società è stata messa in liquidazione. Con Delibera n. 34/19 del 7 luglio 2015 la Giunta Regionale ha deliberato la revoca dello stato di liquidazione e in attuazione della citata delibera, il 23 luglio 2015 l'Assemblea dei Soci di IGEA ha deliberato la revoca dello stato di liquidazione.
Date di esistenza: 1998-
Soggetto Conservatore
Archivio storico minerario IGEA S.p.A.
Località Miniere Monteponi
09016 Iglesias (SU)
Il primo nucleo dell'attuale archivio storico minerario è rappresentato dall'archivio della Società Italiana Miniere (SIM) S.p.A, dichiarato nel 1994 di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica della Sardegna. L'archivio storico minerario IGEA viene istituito nel 1999, a pochi mesi dal cambio di denominazione della SIM in IGEA S.p.A, individuata quale soggetto giuridico operante nell’attività di messa in sicurezza, ripristino ambientale e bonifica di aree minerarie dismesse e/o in via di dismissione, di cui azionista unico è la Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato dell’Industria. Con atto di fusione IGEA incorpora le società che hanno cessato la loro attività mineraria nell’area del Sulcis-Iglesiente Bariosarda S.p.A., Miniere Iglesiente S.p.A. e Piombo Zincifera Sarda S.p.A. e successivamente Rimisa S.p.A operante nelle miniere di Lula (NU). Tutto il patrimonio documentario afferente alle diverse società confluisce in un unico archivio storico per la sua valorizzazione, tutela e conservazione e per dare il via alle attività di riordino. Nel 2000 per soddisfare l'esigenza di conservare in modo consono tale patrimonio IGEA individua negli ex Magazzini della Miniera di Monteponi, risalenti alla metà dell'Ottocento, la sede adatta per l'archivio storico. Nel 2002 viene firmato un accordo per il trasferimento di una parte degli archivi della Montevecchio (poi Monteponi – Montevecchio) S.p.A presso la palazzina della direzione ubicata nelle miniere di Guspini, pur rimanendo di proprietà di Igea S.p.A. Tra il 2003 e il 2005, nel frattempo, continuano numerosissime donazioni di documenti, fotografie, carte minerarie, relazioni, mappe catastali: alcuni documenti prettamente privati, altri oggetto di recuperi fortunosi, altri ancora risultato dell’attività lavorativa svolta per le diverse società minerarie. Alle donazioni documentarie si aggiungono inoltre numerose donazioni di attrezzature, collezioni di minerali, macchine da stampa e calcolatori che negli anni stanno dando vita ad una piccola collezione museale che sta impreziosendo l’intero patrimonio. Nel 2006, in seguito agli ulteriori incrementi maturati dall’archivio viene rinnovata la dichiarazione di interesse culturale da parte della Soprintendenza Archivistica della Sardegna. Nel 2011, completata la ristrutturazione, vengono trasferiti a Monteponi circa 900 metri lineari di documentazione su un totale di circa 7 chilometri lineari distribuiti tra gli altri depositi d’archivio (Masua, Monte Agruxiau e Campo Pisano, contenenti anche documentazione corrente e di deposito) e le sedi direzionali presso gli edifici direzionali e amministrativi delle miniere di Funtana Raminosa a Gadoni (NU), Sos Enattos a Lula (NU), Su Suergiu a Villasalto (SU) e Montevecchio a Guspini (SU).